Per essere liberi dobbiamo essere informati. Questo blog sostiene la libera informazione

"Ecco i pazzi. I disadattati. I ribelli. I contestatori… Puoi lodarli, disapprovarli, citarli, Puoi non credere loro, puoi glorificarli o denigrarli. Ma ciò che NON potrai fare è IGNORARLI. Perché LORO sono quelli che CAMBIANO le cose. Inventano. Immaginano. Curano. Esplorano. Creano. Ispirano. Mandano avanti l’umanità. Forse devono per forza essere pazzi. Altrimenti come potresti guardare una tela vuota e vederci un’opera d’arte? O sedere in silenzio e sentire una musica che non è mai stata composta? … E se alcuni vedono la pazzia, noi vediamo il GENIO. Perché le persone così pazze da pensare di poter cambiare il mondo sono quelle che lo cambiano"

sabato 20 novembre 2010

Pena di morte

Non voglio fare il solito discorso contro la pena di morte: lo sappiamo tutti che non esiste un modo legale per uccidere, abbiamo tutti diritto alla nostra vita. Voglio fornire solamente dei dati.

Dal rapporto "La pena di morte negli USA, fatti e cifre" (ottobre 2010) risulta che:

un processo volto a comminare la pena di morte costa UN milione di dollari in più rispetto ad altri procedimenti.
MA
solo UNO su TRE terminerà con una condanna a morte.
Così il costo corretto è di TRE milioni di dollari.
MA
Solo UNO su DIECI porterà a una esecuzione.

Pertanto il vero costo che uno Stato affronta eseguire una condanna a morte è di
30 milioni di dollari.


Inoltre la maggior parte dei migliori criminologi del mondo ritiene che la ricerca empirica abbia ormai rivelato che l’ipotesi della deterrenza sia mitologica. L’opinione dei criminologi è che la pena di morte non aggiunga alcun effetto deterrente significativo rispetto al carcere di lunga durata.
Un’indagine recente condotta dai migliori criminologi degli USA ha mostrato:
􀂾 che l’88% non crede che la pena di morte rappresenti un deterrente per chi voglia commettere
un omicidio;
􀂾 che l’87% crede che l’abolizione della pena di morte non avrebbe effetti significativi sul numero
di omicidi commessi.
Nel 2007 il New Jersey è diventato il primo Stato che in 40 anni ha abolito per legge la pena di
morte. L’anno prima dell’abolizione (2006) il tasso di omicidi era il 4,9%, l’anno successivo il 4,3%.
Nel 2008 nello Stato mantenitore della Louisiana il tasso di omicidi è stato l'11,9%.

fonte (http://www.amnesty.it/flex/FixedPages/10ottobre/pdf/usa-fatti-cifre.pdf)

giovedì 18 novembre 2010

La nostra Italia

Quale sarà la sorte del nostro Paese?

E' una domanda che ultimamente ci poniamo spesso, ma alla quale non sappiamo rispondere e preferiamo non rispondere. Già perchè se non ci sarà un cambiamento, una svolta significativa, l'Italia cadrà in un baratro da cui chissà quando si solleverà...

Ma come possiamo sperare in una svolta se noi per primi non facciamo qualcosa per cambiare. Perchè cambiare l'Italia significa cambiare gli Italiani, cambiare la mentalità degli Italiani.

Partiamo da una cifra significativa: l'affluenza alle urne per le elezioni politiche del 2008



51,5 %



Il voto prima di tutto è un dovere. Perchè come possiamo pretendere che l'Italia esca dalla crisi se nemmeno ci preoccupiamo di andare ad eleggere un nostro degno rappresentante?

Altri dati importanti
In un Liceo Scientifico di 600 alunni

il 20% non conosce la differenza tra comunismo e fascismo

il 67,5% non guarda il telegiornale

il 10,8% non sa chi sia Roberto Saviano

il 74,8% non ha idea dei cambiamenti apportati alla scuola dalla Riforma Gelmini

il 91,2% non conosce l'Articolo 1 della Costituzione italiana

e potrei continuare ancora...

Come possiamo pretendere di migliorare il nostro Paese se la futura classe dirigente sarà formata per una buona parte da una massa di ignoranti?

Fortunatamente non ci sono solo dati negativi
Infatti, ad esempio, l' 11,1% dei ragazzi italiani tra i 18 e i 19 anni svolge attività di volontariato.

Se vogliamo cambiare l'Italia dobbiamo iniziare a pensare in modo differente. Dobbiamo studiare, dare importanza alla cultura, dobbiamo sentirci e comportarci da cittadini italiani, dobbiamo evitare il luoghi comuni ed iniziare a utilizzare il proprio cervello, senza fare le pecore. E dobbiamo tenerci informati ed esprimere sempre in modo corretto le proprie opinioni. Dobbiamo imparare ad ascoltare e rispettare l'altro e dobbiamo imparare da chi ha più esperienza di noi. Dobbiamo mettere da parte l'orgoglio e dobbiamo collaborare tra di noi, perchè un uomo solo può fare poco, ma 60 milioni di persone possono veramente cambiare questa nostra piccola fetta di mondo.



Libertà

«Non condivido la tua opinione, ma sono pronto a dare la mia vita perché tu possa esprimerla.»

Voltaire

Questo blog vuole favorire l'informazione, il libero scambio di opinioni, vuole stimolare le persone ad usare il proprio cervello. Dì la tua commentando i vari post e proponendo anche nuovi argomenti di discussione

lunedì 15 novembre 2010

E' tutto mio (Roberto Benigni riferito a Berlusconi)

Io sono il Boss,l'imprenditore.
Il proprietario del Partito Dell'Amore,
Io sono il Cesare,leader mondiale
io sono il Papi,l'utilizzator finale.
La camera è mia,
è mio il senato sono io il padrone di Ibrahimovic e Pato.
C'ho banche, banchieri,c'ho case editrici
C'ho Confalonieri, la RAI ,Mediaset, gli attori e le attrici.
E' mio il Giornale e il Viminale,
Ed è naturale fra tre anni il Quirinale.
Finalmente saran mie, no è un fatto personale,
Magistratura e Corte Costituzionale!
E' tutto mio, faccio sul serio,
Palazzo Chigi, Palazzo Grazioli, Palazzo Macherio, Palazzo Madama,
C'ho Villa Certosa che c'ha mille stanze
Castelli,Antigua con tre mila depandance.
E' tutto mio, cari Italiani,
anche la casa a Montecarlo di Tulliani, è mia ,è mia
C'ho Dennis Verdini,Mariastella Gelmini, Frattini,Ghedini e Roberto Formighini.
Augusto Minzolini,il tg un,è mio ,
è mio il tg cinque di Mimun.
Le donne son mie.
Son potente quindi le voglio tutte Soprattutto Rosy Bindi!
La Lega è già mia: Maroni, Bossi e Cota.
Ho comprato tutti è m'hanno regalato il Trota.
E la destra di Storace e la DC di Rotondi,
E sono mie le poesie di Sandro Bondi
Ah Cicchitto, Dell'Utri , non so più chi c'è:
Scaiola e la finissima Santanchè, oh yhea
Il Partito si ingrossa,ormai c'è la ressa:
Brambilla,La Russa,Ignazio La Russa
passare alla cassa oh oh oh
Le barzellette le racconto io,
le scrivo io e fanno ridere Orco Zio!
Di aziende e banche ho fatto il pieno.
Basta così.Domani compro il Mar Tirreno!
Ma io compro tutto dalla a alla z,
Ma quanto costa questo cazzo di pianeta?!
Lo voglio io!Lo compro adesso!
Poi compro Dio, sarebbe a dir compro me stesso!!!




Art for Peace: Non Importa (Fabrizio Moro)

Non importa che tu sia di destra o di sinistra se perdi di vista le cose più sane
principalmente rispetta te stesso se vuoi più rispetto dalle altre persone
non importa la fede che hai Allah, Jahvè, Gesù o Maria
ricorda la vita è la cosa più bella per quanto ogni uomo è uguale a una stella
in questo scorrere di immagini veloci di vergini più audaci
esprimi un concetto senza timore se riesci a capire che viene dal cuore
e senza paura dì sempre la tua si fonda su questo la democrazia
non importa se ti trovi a un bivio segui l'istinto
ascolta i consigli di chi ne ha messa di strada in archivio
ascolta perchè chi sa ascoltare sa anche vivere
in questo scorrere di immagini veloci di vergini più audaci,
di rallenty della burocrazia di estetica analisti e polizia
non importa se non sai reagire
pensa a tuo nonno che a soli vent' anni aveva bisogno di un fucile
perchè un politico mandava a morire
per gli ideali di teste impazzite, evanescenti e disinibite
sognavano gloria e strappavano vite come petali di margherite
non importa se il tempo è passato la storia ha insegnato che abbiamo pagato
per ogni uomo di stato sbagliato per ogni volta che abbiamo frainteso
non importa se sei bianco o se sei nero,
se sei falso o se sei vero,
se sei forte o sei indifeso
ogni colore alla luce è più acceso
in questo scorrere di immagini veloci di vergini più audaci
di rallenty della burocrazia di estetica analisti e polizia
non importa



Tagli all'istruzione, tagli al nostro futuro

Tagliare fondi all'istruzione significa tagliare fondi al nostro futuro. L'economia italiana non si solleverà mai dalla crisi attuale se non si investirà sui giovani, sulla scuola, sulla cultura. E perchè? Perchè una massa di ignoranti non può apportare cambiamenti positivi al nonstro paese, perchè una massa di ignoranti non è in grado di prendere decisioni importanti, perchè questa massa di ignoranti costituirà la futura classe dirigente italiana, ma non sarà in grado di gestire uno stato. Ma suprattutto perchè una massa di ignoranti non è libera. Le più grandi dittature del passato e del presente si fondano sull'ignoranza del popolo. E ciò fa pensare...

Finanziamenti pubblici ad alcuni istituti di cultura europei nel 2010 (tratto dalla trasmissione televisiva Vieni via con me)

British Council (Gran Bretana): 220 milioni di euro;
Goethe Institut (Germania): 218 milioni di euro;
Instituto Cervantes (Spagna): 90 milioni di euro;
Instituto Camoes (Portogallo): 13 milioni di euro;
Alliance Française (Francia): 10,6 milioni di euro;
Società Dante Alighieri (Italia): 1,2 milioni euro.
…che l’anno prossimo diventeranno probabilmente 600 mila euro.

Dichiarazioni dei ministri della cultura europei in merito ai tagli alla cultura

Bernd Neumann, Germania: “è proprio in tempi di crisi che si deve lottare per non fare tagli alla cultura perché è il valore e il fondamento che dobbiamo mantenere”
Frédéric Mitterrand, Francia: “…La cultura è una risorsa, un aiuto all'orientamento. E io lavoro perché lo sia sempre di più.”
Angeles Gonzales-Sinde, Spagna: “Lo stimolo alle industrie culturali è cruciale per l’uscita dalla crisi se si tiene conto che la cultura fornisce il 4 per cento del pil spagnolo e dà lavoro a più di 800 mila persone”
Sandro Bondi, ministro italiano della Cultura: “Non vado a chiedere l’elemosina a Tremonti”.
Fabio: Giulio Tremonti, ministro dell’economia: “Fatevi un bel panino con la Divina Commedia”.

Futuro

Difficile parlare di futuro. Il futuro è un mistero, soprattutto adesso, in un periodo in cui non si possono fare previsioni. La mattina puoi svegliarti pensando di trascorrere una giornata come le altre e la sera ti ritrovi a casa senza un lavoro, con un mutuo da pagare e una famiglia da sfamare. E in un istante crollano tutte le certezze che avevi. Ti senti solo in un mondo di cui non sei più sicuro di far parte. Non c’è da meravigliarsi se poi le persone si suicidano oppure commettono pazzie uccidendo per semplici banalità. C’è chi sostiene che questi fatti avvengano perché nella società di oggi si sono persi dei valori e la vita non viene più considerata sacra. Ma non credo che la sacralità della vita c’entri molto. è nel “clima” di instabilità e insicurezza, è nel ritmo frenetico della nostra società, è nella disperazione della gente che dobbiamo cercare le cause di tali episodi. Perché gli assassini non sono persone con precedenti penali, non sono persone con disturbi mentali, ma sono persone normali proprio come te che stai leggendo. E questo fa riflettere. Che cosa fanno i nostri politici in questo momento critico? Pensano a parasi il culo nei processi, aumentano le tasse, lasciano senza un lavoro migliaia di precari, diminuiscono gli aiuti economici per i più bisognosi. Ma soprattutto, nonostante tutto, continuano a sostenere che ormai la crisi è finita, che l’Italia è il paese più felice del mondo e che se manca lavoro è tutta colpa degli immigrati. Cari signori fareste bene a tornarvene tutti a casa (con tutti intendo anche l’opposizione, che pensa solo a “scaldare le seggioline” in parlamento, senza battersi e senza proporre delle soluzioni).

La domanda da porsi è : “Che cosa vogliamo diventare?”
Già, perché il futuro della nostra società dipende proprio da noi giovani. Quindi dobbiamo scegliere: vogliamo diventare inutili pedine che subiscono il volere dei più potenti oppure vogliamo cercare di cambiare le cose per garantire un mondo migliore ai nostri figli? Se vogliamo che le cose migliorino dobbiamo rimboccarci le maniche ed iniziare già da adesso a fare qualcosa. Cosa fare? Innanzitutto informarsi su ciò che sta accadendo guardando telegiornali, ma anche leggendo giornali. Poi commentare le notizie, dialogare con gli altri riguardo questi argomenti, pensare a delle soluzioni alternative e magari scrivere anche qualche articolo. Insomma ragazzi, noi possiamo cambiare le cose, ma dobbiamo volerlo veramente: il futuro è nelle nostre mani.