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"Ecco i pazzi. I disadattati. I ribelli. I contestatori… Puoi lodarli, disapprovarli, citarli, Puoi non credere loro, puoi glorificarli o denigrarli. Ma ciò che NON potrai fare è IGNORARLI. Perché LORO sono quelli che CAMBIANO le cose. Inventano. Immaginano. Curano. Esplorano. Creano. Ispirano. Mandano avanti l’umanità. Forse devono per forza essere pazzi. Altrimenti come potresti guardare una tela vuota e vederci un’opera d’arte? O sedere in silenzio e sentire una musica che non è mai stata composta? … E se alcuni vedono la pazzia, noi vediamo il GENIO. Perché le persone così pazze da pensare di poter cambiare il mondo sono quelle che lo cambiano"

giovedì 18 novembre 2010

La nostra Italia

Quale sarà la sorte del nostro Paese?

E' una domanda che ultimamente ci poniamo spesso, ma alla quale non sappiamo rispondere e preferiamo non rispondere. Già perchè se non ci sarà un cambiamento, una svolta significativa, l'Italia cadrà in un baratro da cui chissà quando si solleverà...

Ma come possiamo sperare in una svolta se noi per primi non facciamo qualcosa per cambiare. Perchè cambiare l'Italia significa cambiare gli Italiani, cambiare la mentalità degli Italiani.

Partiamo da una cifra significativa: l'affluenza alle urne per le elezioni politiche del 2008



51,5 %



Il voto prima di tutto è un dovere. Perchè come possiamo pretendere che l'Italia esca dalla crisi se nemmeno ci preoccupiamo di andare ad eleggere un nostro degno rappresentante?

Altri dati importanti
In un Liceo Scientifico di 600 alunni

il 20% non conosce la differenza tra comunismo e fascismo

il 67,5% non guarda il telegiornale

il 10,8% non sa chi sia Roberto Saviano

il 74,8% non ha idea dei cambiamenti apportati alla scuola dalla Riforma Gelmini

il 91,2% non conosce l'Articolo 1 della Costituzione italiana

e potrei continuare ancora...

Come possiamo pretendere di migliorare il nostro Paese se la futura classe dirigente sarà formata per una buona parte da una massa di ignoranti?

Fortunatamente non ci sono solo dati negativi
Infatti, ad esempio, l' 11,1% dei ragazzi italiani tra i 18 e i 19 anni svolge attività di volontariato.

Se vogliamo cambiare l'Italia dobbiamo iniziare a pensare in modo differente. Dobbiamo studiare, dare importanza alla cultura, dobbiamo sentirci e comportarci da cittadini italiani, dobbiamo evitare il luoghi comuni ed iniziare a utilizzare il proprio cervello, senza fare le pecore. E dobbiamo tenerci informati ed esprimere sempre in modo corretto le proprie opinioni. Dobbiamo imparare ad ascoltare e rispettare l'altro e dobbiamo imparare da chi ha più esperienza di noi. Dobbiamo mettere da parte l'orgoglio e dobbiamo collaborare tra di noi, perchè un uomo solo può fare poco, ma 60 milioni di persone possono veramente cambiare questa nostra piccola fetta di mondo.



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