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"Ecco i pazzi. I disadattati. I ribelli. I contestatori… Puoi lodarli, disapprovarli, citarli, Puoi non credere loro, puoi glorificarli o denigrarli. Ma ciò che NON potrai fare è IGNORARLI. Perché LORO sono quelli che CAMBIANO le cose. Inventano. Immaginano. Curano. Esplorano. Creano. Ispirano. Mandano avanti l’umanità. Forse devono per forza essere pazzi. Altrimenti come potresti guardare una tela vuota e vederci un’opera d’arte? O sedere in silenzio e sentire una musica che non è mai stata composta? … E se alcuni vedono la pazzia, noi vediamo il GENIO. Perché le persone così pazze da pensare di poter cambiare il mondo sono quelle che lo cambiano"

lunedì 15 novembre 2010

Futuro

Difficile parlare di futuro. Il futuro è un mistero, soprattutto adesso, in un periodo in cui non si possono fare previsioni. La mattina puoi svegliarti pensando di trascorrere una giornata come le altre e la sera ti ritrovi a casa senza un lavoro, con un mutuo da pagare e una famiglia da sfamare. E in un istante crollano tutte le certezze che avevi. Ti senti solo in un mondo di cui non sei più sicuro di far parte. Non c’è da meravigliarsi se poi le persone si suicidano oppure commettono pazzie uccidendo per semplici banalità. C’è chi sostiene che questi fatti avvengano perché nella società di oggi si sono persi dei valori e la vita non viene più considerata sacra. Ma non credo che la sacralità della vita c’entri molto. è nel “clima” di instabilità e insicurezza, è nel ritmo frenetico della nostra società, è nella disperazione della gente che dobbiamo cercare le cause di tali episodi. Perché gli assassini non sono persone con precedenti penali, non sono persone con disturbi mentali, ma sono persone normali proprio come te che stai leggendo. E questo fa riflettere. Che cosa fanno i nostri politici in questo momento critico? Pensano a parasi il culo nei processi, aumentano le tasse, lasciano senza un lavoro migliaia di precari, diminuiscono gli aiuti economici per i più bisognosi. Ma soprattutto, nonostante tutto, continuano a sostenere che ormai la crisi è finita, che l’Italia è il paese più felice del mondo e che se manca lavoro è tutta colpa degli immigrati. Cari signori fareste bene a tornarvene tutti a casa (con tutti intendo anche l’opposizione, che pensa solo a “scaldare le seggioline” in parlamento, senza battersi e senza proporre delle soluzioni).

La domanda da porsi è : “Che cosa vogliamo diventare?”
Già, perché il futuro della nostra società dipende proprio da noi giovani. Quindi dobbiamo scegliere: vogliamo diventare inutili pedine che subiscono il volere dei più potenti oppure vogliamo cercare di cambiare le cose per garantire un mondo migliore ai nostri figli? Se vogliamo che le cose migliorino dobbiamo rimboccarci le maniche ed iniziare già da adesso a fare qualcosa. Cosa fare? Innanzitutto informarsi su ciò che sta accadendo guardando telegiornali, ma anche leggendo giornali. Poi commentare le notizie, dialogare con gli altri riguardo questi argomenti, pensare a delle soluzioni alternative e magari scrivere anche qualche articolo. Insomma ragazzi, noi possiamo cambiare le cose, ma dobbiamo volerlo veramente: il futuro è nelle nostre mani.

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